Gli amori finiti... e quelli mai nati

Per chi desidera condividere le proprie esperienze sentimentali finite o mai iniziate.
"La storia non si cancella come gli sms dal telefonino, non si strappa come una foto, non si butta come un regalo tolto dallo scaffale. La storia continua ad appartenerci, ma come tutte le cose del nostro passato. Fa parte ormai del nostro ieri. E noi dobbiamo andare avanti. (...) Viviamo in pieno il momento di rottura. (...) Eleviamo la rottura a momento creativo!" (D'amore non si muore, Ymaraph 01/05/09)

venerdì 29 maggio 2009

Ammori fernuti o chilli mai nati?

Ho notato da un po' di tempo che questo blog viene visitato piu spesso.
Evidentemente le esperienze sull'argomento sono numerose e condivise.
Beh, provate a vedere se, nonostante tutto, non è così come è scritto.

Ammori fernuti e chilli mai nati

L'ammore
Quanti ffacce...
Chi soffre dice che è brutto
Chi è felice dice ca è bell'
...eppure tutt' cose è nu mumento.

Chillo ca nasce
Chillo ca pasce
e chill ca fernesce

E' poi quand' è fernuto
e nun ce n'addunammo
risposte nun ce ne stanno,
ma resteno 'e domande

e allora ce chiedimmo
che cosa fosse meglie,
Si 'a sufferenza e doppe
o 'o desiderio ' e primma.

Ammori fernuti?
O chill'mai nati?
E chi ce po' risponnere
sulo chi l'ha pruvate.

E chi nun l'ha pruvate?
e allora rispunnimmece
Meglie a nun vivere
per nun rischià 'e suffrì?

...O è meglie pruvà a vivere
e se sentì 'e murì?

Davide Rocco

venerdì 1 maggio 2009

D'amore non si muore

D'amore non si muore

… ma si soffre parecchio.

La fine di una storia è spesso vissuta come una tragedia, eppure si tratta della meno tragica delle tragedie. Perché? È la più rimediabile e, soprattutto, offre una grande opportunità: la speranza della felicità.

Non è con una storia sbagliata che si vive felici e una relazione finita aveva in sé probabilmente dei semi d'infelicità. La rottura consente di imparare a vivere bene da soli e di trovare anche una persona più adatta a noi.

Non credo che molti riuscirebbero a rivedersi con il compagno lasciato da qualche anno, eppure ogni rottura è difficile, da qualsiasi parte arrivi: è il cambiamento che ci spaventa, il pensiero di cambiare le proprie abitudini, la solitudine, il tutto accompagnato dal pensiero morboso di cosa faccia o possa fare l'altra persona e/o dai sensi di colpa se siamo stati noi a lasciare.

La relazione è una delle più grandi esperienze di crescita e, quando è importante, è giusto fare il possibile per mantenerla. Anche una storia importante però può finire e non ci rimane che accettarlo.
La storia non si cancella come gli sms dal telefonino, non si strappa come una foto, non si butta come un regalo tolto dallo scaffale. La storia continua ad appartenerci, ma come tutte le cose del nostro passato. Fa parte ormai del nostro ieri. E noi dobbiamo andare avanti.

E intanto la rottura, questo momento tragico, diventa solo una parentesi tra diverse fasi di vita: spesso è un momento importante di introspezione, spesso aiuta a far chiarezza su cosa si desideri. Spesso è un momento breve, ma bisogna coglierlo! Viviamo in pieno il momento di rottura: sublimiamo l'esperienza della fine della storia con la sua drammaticità, con la sua lucidità e con il suo assemblarci al dolore universale (talvolta con picchi quasi grotteschi). Eleviamo la rottura a momento creativo!

Tanti auguri a chi vive questo momento.

Immacolata Sarnataro